Lunedì scorso il Touring del Gusto ha fatto tappa in una location meravigliosa, adagiata sulla sommità di un colle stupendo, caratterizzato da declivi rigogliosi e da una natura ancora incontaminata.
Sul colle c’è un borgo antico, Calvignano, la sua nascita si dice risalga al XII secolo e la sua storia è sempre stata legata alla viticoltura; anche il toponimo rimanda al vino:”calle vignato”, ovvero “strada circondata da vigneti”.
In mezzo a questo paradiso ha sede il ristorante “La Locanda” una bellissima struttura, perfetta fuori e dentro, curata nei minimi particolari, grazie al suo patron: Mario Barbarà. La struttura offre anche 5 stanze elegantemente arredate, per un soggiorno bucolico di relax.
Necessita ora parlare del Touring del Gusto ideato dal giornalista enogastronomo Murri Osvaldo che con questa iniziativa è riuscito e riesce a mettere in competizione chef di diverse strutture, obbligandoli a svolgere un tema culinario ben preciso; a noi giornalisti il compito di stilare una classifica a punti e premiare i migliori a “Il Bontà” di Cremona in novembre.
Quest’anno gli chef che partecipano al Touring del Gusto devono cimentarsi con la preparazione di piatti a base di volatili e pennuti da cortile. Ai competitors spetta l’arduo compito d’interpretare le “ricette delle nonne” secondo tradizione, naturalmente, ma senza rinunciare ad esprimere il proprio l’estro.
Anche lo chef, anzi la chef de “La Locanda” in oggetto, Silvia Rossi, ha accettato la sfida e si è cimentata con “oca, faraona e quaglie” sviluppando un menù delizioso alla vista e gustoso per il palato.
Come antipasto è stato servito involtino d’oca con ripieno di zucca su crema di ceci. La cena è continuata con un maltagliato rustico alle castagne con bocconcini di faraona e guanciale. Per secondo la chef ci ha deliziato con spiedino di quaglia arrosto su nido di spinaci e, per finire, una crostatina a base di grasso d’oca con ganache di cioccolato e nocciole. Per tutto non ci sono parole che possano rendere giustizia all’interpretazione dei piatti, alla loro presentazione e al piacevole gusto del risultato. Brava, brava.
A questo punto è necessario parlare dei vini che hanno accompagnato tutte le portate. Vini di vera eccellenza, messi in tavola e consigliati dal responsabile della Tenuta Travaglino, Alessandro Cerri, che ha abbinato all’antipasto un Cuvée metodo classico millesimato 2014. Per il primo ha scelto Campo della Fojada 2016 Riesling Renano riserva; al secondo ha riservato un Poggio della Buttinera 2014 Pinot nero riserva. A fine pasto invece, ha addolcito il palato proponendo un Dorato Moscato. Non ci sono, anche in questo caso, parole giuste e sufficienti per esaltare l’eccellenza e la gradevolezza degli abbinamenti.
D’altra parte la Tenuta Travaglino che sorge in quel di Calvignano, ha i suoi vigneti sulle colline dell’Oltrepò Pavese ed è riferimento per tutti i vignaioli della zona, inoltre possiede la più vasta area vitivinicola italiana dedicata alla coltivazione di Pinot Nero. Va anche ricordato che la famiglia Cerri è su questi terreni da ben cinque generazioni.
Ristorante e camere: LA LOCANDA – Via Roma, 10/12 – Calvignano (PV) tel. 0383/398014 – cell. 335/232960
Tenuta TRAVAGLINO – CALVIGNANO (PV) Tel. 0383/872222 cell. 339/6363887